mercoledì 29 settembre 2010

Le peggio notizie, pt. 2

Ammetto che avevo preso particolarmente male la notizia.
L'avevo presa particolarmente male, ecco.
E poi mi sono detto che, comunque, la verginità (perché è quello che alla fin fine spaventa i padri) a mia figlia nessuno avrebbe potuto portarla via. Se non altro perché è nata agli inizi di settembre.
Comunque, dicevo, mi aveva preso particolarmente male, perché la Nana è sempre la Nana, la figlia femmina ispira protezione paterna e blablabla.
Poi, qualche giorno fa:


Ed è a questo punto che è successa una cosa strana: non sono riuscito ad essere felice.
Ho ripensato alle mie delusioni amorose e a quanto vorrei che la Nana non soffrisse per questioni di cuore.
Ho letto il suo strazio su internet, ho letto il suo "vaffanculo brutto stronzo io ti amavo e tu mi hai preso per il culo spero che muori" e sono riuscito solo a dirle: "Tata, si dice spero che tu muoia, i congiuntivi, cazzo!".
Ho letto la sua tristezza, la sua disperazione e sono stato male per lei.
Il mio egoismo di padre, la mia paura di perderla, il timore di vederla crescere è passato in secondo piano rispetto al desiderio di vederla felice.
Insomma, avrei voluto rivedere comparire quell'orribile scritta:


e saperla nuovamente felice, vederla persa nei suoi sogni amorosi e


e...


ma chi cazzo voglio prendere per il culo???
Cameriere! Un'altra bottiglia di champagne! DAICAZZO!!!

venerdì 24 settembre 2010

Ricorda questo nome

Teresa, come la Beata Madre di Calcutta o come la vispa della filastrocca.
Lewis, come il figlio del vento Carl, o il comico Jerry, o il killer del rock n' roll Jerry Lee.

Ricorda questo nome.
Teresa Lewis.

Ricordate questo nome, sindaco di Modena e voi del Consiglio comunale.
Ricordate questo nome, giornalisti della Rai e di Mediaset, di Repubblica e del Corriere della Sera, di Sky e di La7 tutti i giornali italiani.
Ricordate questo nome, voi premi Nobel Shirin Ebadi, Jody Williams, Wole Soyinka.
Ricordate questo nome, Juliette Binoche e Mia Farrow e Bob Geldof.
Ricorda questo nome, Presidente Napolitano.
Ricordate questo nome, Frattini, Carfagna, Berlusconi.

Teresa Lewis.

Ricordate questo nome, voi che vi siete battuti e vi siete mobilitati e avete manifestato e avete protestato con Ahmadinejad affinché Sakineh non venisse uccisa.

Ricordate questo nome, voi.
Voi, che avete lasciato che Teresa Lewis venisse uccisa con iniezione letale.
Voi, che avete lasciato che Teresa Lewis venisse uccisa con iniezione letale per non irritare il vostro amico Obama.
Voi, che avete lasciato che Teresa Lewis, una persona con ritardo mentale, venisse uccisa con iniezione letale.

Voi, voi tutti, ma specialmente tu.
Tu.
Ricorda questo nome: Teresa Lewis.


Attenzione: se non avete visto "Dead man walking" e "Dancer in the dark", non premete play.
Guardate i film.






giovedì 23 settembre 2010

Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico

Ci sono persone che fanno di tutto per farsi odiare, che sembrano bearsi nel disprezzo, che sembrano compiacersi dell'inimicizia di cui si sono circondate.
Ci sono persone che compiono atti orribili, nella piena consapevolezza della loro disonestà e, dopo, ti fissano con strafottenza, con un sorriso beffardo su quella faccia che prendereste volentieri a pugni, con un'espressione da cui traspare chiaro il concetto: "Lo sai che non puoi farmi niente, vero?"
Ci sono queste persone che vorreste avere fra le mani, mettendovi nei panni di Dexter, di Gilles de Rais, di Charles Manson, di Jeffrey Dahmer.
Ma la vendetta, come ci insegna la saggezza popolare, è un piatto che va gustato freddo.
Così mi sono seduto in riva al fiume.
Mi ci sono seduto più di otto anni fa e ho aspettato.
Otto anni.
Pazientemente.
E finalmente l'ho visto passare, il cadavere del mio nemico.




Kiss my ass, Byron.

venerdì 3 settembre 2010

Le peggio notizie.

Le peggio notizie arrivano così, all'improvviso.

Le peggio notizie arrivano così, quando meno te le aspetti.

Le peggio notizie arrivano così, quando non sei preparato a riceverle.
Quando tutto sembra che vada per il meglio, quando sembra finalmente che la vita abbia preso la giusta direzione e che la sfortuna si sia distratta un attimo, quando le piccole sfighe appena ti scalfiscono (che Dio ti maledica e ti inculi lo stesso, grandissimo figlio di puttana), quando sei aperto e ricettivo e pronto ad ogni ottima novità.

Le peggio notizie arrivano così, quando cominci a pensare che, sì, beh, all'oroscopo quasi quasi quest'anno ci crederesti. Che forse è vero che l'appoggio di Saturno sarà una carta importante del tuo mazzo. Che forse è vero che in questa ultima parte dell'anno potrai usufruire dei buoni aspetti di Giove ed Urano in Ariete o di Saturno in Bilancia. Che forse è vero che non hai capito una mazza di quello che ci è scritto prima, ma suona bene.

Le peggio notizie arrivano così, con un controllo medico che non è andato proprio come speravi.

Le peggio notizie arrivano così, quando rientri a casa la sera e scopri che tua moglie ha cambiato la serratura.

Le peggio notizie arrivano così, quando un amico ti manda un link ad un sito porno e tu ti ingrifi sul filmato amatoriale, per poi scoprire negli ultimi secondi che il bukkake viene servito sul volto della tua compagna.

Le peggio notizie arrivano così, con una lettera anonima infilata sotto la tua porta.

Le peggio notizie arrivano così, con una variazione del profilo di tua figlia su Facebook:


Cristo.

giovedì 2 settembre 2010

Ricordati di santificare le feste, pt. 2

Dopo l'ultima disavventura (che dio ti maledica e t'inculi), ho telefonato al meccanico (non quello di cui avevo già parlato, uno molto più pittoresco, ma la categoria è sempre quella).

Io: G., sono il baroz.
G.: Eh. Sa vôt? (cosa vuoi?)
Io: Quanto costa lo specchietto?
G.:: Et bêle finî col cul per têra n'etra volta? (sei già finito col culo per terra di nuovo?)
Io: No G., mi hanno tirato giù la moto in parcheggio.
G.: @#§%# (bestemmia contenente un paio di animali e una professione di vecchia data)
Io: Però mi hanno lasciato il biglietto attaccato al cruscotto con un numero di telefono.
G.: Va là, t'è anc stê fortunê. (sei anche stato fortunato)
Io: ... a quel numero non risponde mai nessuno.
G.: I t'an ciavê. I t'an tolt per al cul. (ti hanno fregato, ti hanno preso in giro)

Grazie G., senza di te non l'avrei mai capito...

mercoledì 1 settembre 2010

Ricordati di santificare le feste

Ci sono giorni in cui divento particolarmente creativo.
Questo succede, di solito, quando sacramento.
Ci sono giorni in cui, per non far torto a nessuno e non dimenticare nessuno, comincio a bestemmiare in rigoroso ordine cronologico, partendo dalle divinità ringraziate con le incisioni rupestri del neolitico per finire con la chiesa di Scientology.

Domenica è stato uno di quei giorni.

Perché passi che, di ritorno dal mare, vado a prendere la moto dalla carrozzeria.
Passi che il carrozzaio vuole subito i suoi soldi.
Passi che l'assicurazione che dovrebbe rimborsarmi è chiusa per ferie, quindi i soldi li devo anticipare io.
Passi tutto, almeno ho la moto nuova.

Perché passi che, nelle ultime settimane, la mia giornata lavorativa media è di 11 ore.
Passi che la media è clamorosamente abbassata dalle solo 10 ore di sabato e dalle desolanti 9 ore di domenica.
Passi tutto, almeno avrò la busta paga un po' più corposa.

Perché passi che, alle 18:30 di domenica, quando esco dall'ufficio, trovo un biglietto attaccato al contagiri della moto.
Passi che il biglietto in questione è quello scannerizzato sotto:




Ma non passi che - Dio ti maledica e ti inculi - il numero che mi hai scritto, grandissimo figlio di puttana, è inesistente.