venerdì 3 marzo 2006

Il mio primo weblog, anzi: il mio glob!

... e così ci sono caduto anche io, in questa trappola della rete, in questa invischiante tela che risponde all'orrendo nome di "web log" (ancora peggio: blog!!!).
Blog? Nessuno mi farà mai dire che ho un blog! Che parola orribile... ti riempie la bocca, si espande fino ad impedirti di respirare, come un boccone troppo grande, fino a quando...
GLOB
... riesci a deglutire e ritorni grato a respirare, con le lacrime agli occhi ed il sollievo che ha preso il posto del terrore paralizzante.

Ed ecco quindi il mio glob.

Lo ammetto: non c'era alcun motivo di scrivere un weblog, ed ancor meno il mio glob. Il mondo avrebbe ugualmente ruotato sul suo asse alla medesima velocità, ed alla medesima velocità avrebbe girato intorno al sole, indifferente. Su questa terra, le persone si sarebbero ugualmente amate, oppure odiate, o ancora si sarebbero incontrate, indifferenti, ed indifferenti si sarebbero allontanate. Qualcuno sarebbe nato, e qualcuno sarebbe morto - completamente ignaro, ed ugualmente felice o infelice, dell'esistenza o meno del mio glob.
No no, sono pienamente d'accordo: non c'era alcun motivo di scrivere un altro weblog.

Ma questo è il mio weblog, questo è il mio glob. E' nato, l'ho creato.
Allora, perché?, se non c'era motivo, santo dio, perché???
Per lo stesso motivo che ha portato alla nascita dei vari weblog sparsi nella rete: per assecondare il mio narcisismo.
Magari qualcuno di voi ha aperto un weblog perché ha qualcosa di assolutamente importante, interessante, indispensabile da comunicare agli altri, una verità della quale vuol far partecipe l'intera umanità (se fossero ancora vivi, Gesù, Maometto e Buddah avrebbero sicuramente un blog, e si darebbero battaglia per il posizionamento nei motori di ricerca!). Siccome non ho ancora trovato un blog del quale non si possa fare a meno, escluderei questa ipotesi.

E quindi, eccolo qua, il mio glob.
Lo osservo adorante e stranito, come un bravo neopadre in maternità osserva il figlio appena nato attraverso il vetro della nursery. Come ogni neopadre, lo trovo più bello di ogni altro bambino lì presente: il mio neo-glob è più bello di ogni altro neo-blog mai apparso su splinder! Diventerà il più bel glob della rete, ne sono sicuro, così come ogni neopadre, con le sudate mani poggiate sul vetro che lo separa dal figlio, è certo che quel bambino urlante diventerà una persona straordinaria. E, come ogni neopadre che si rispetti, prometto a me stesso che avrò cura del mio glob, del mio bambino, lo curerò, lo accudirò, gli darò il meglio...
Poco importa se quel bambino urlante non diventerà un nuovo Michelangelo, un nuovo Caravaggio, un nuovo Einstein, un nuovo Beethoven, ma nemmeno un nuovo Hitler, un nuovo Jack lo Squartatore, un nuovo Stalin... poco importa se sarà una persona comune, come tutte le altre, con i suoi pregi ed i suoi difetti, perfettamente rientrante nel luogo comune della persona-media: un utente-medio, un lettore-medio, uno spettatore-medio, un elettore-medio...
questo è il mio glob. Ed io gli voglio bene per questo.




A distanza di oltre tre anni: Che il dio dei blog abbia pietà di me!