sabato 29 agosto 2009

Hangover

Esco dalla mia fase REM perché mi stanno praticando sesso orale.

Non voglio aprire gli occhi. Comunque, anche se volessi, non ci riuscirei.
Il più brutto hangover della mia vita: devo aver esagerato con la vodka, ieri sera.

Dove sono? Con chi cazzo sono???
Non ricordo niente. Devo concentrarmi, anche se non è facile, con una ragazza che si diletta sul mio pene.
Pensa, baroz, pensa.
Niente da fare, non ho la più pallida idea di come io abbia trascorso le ultime ore della mia vita.

Ok, tecnica inversa. Niente percorso a ritroso: cominciamo dal principio.
La serata inizia con l’aperitivo. Abbastanza selvaggio, ad essere sinceri. La barista cinese ci sa fare, con gli Spritz, e non ci metto molto a prenderla per il culo (solo metaforicamente, purtroppo) per la sua difficoltosa padronanza della lingua italiana.

(“Qin sa, che cazzo è quello? Non è uno spritz, stai facendo un pasticcio!”
“No, non è un pasticcio, il pasticcio è quel liquole flancese, questo è splitz”
“Eh? Liquole flancese?”
“Sì, il pasticcio!”
“Si chiama pastis, cazzo!”)

Comunque, quando arriviamo in pizzeria mi sono già portato avanti col lavoro.
Complice il caldo assassino, la pizza è accompagnata da parecchia birra e il caffè da un chilo di ghiaccio con abbondanti scaraffate di Montenegro.
Usciamo dalla pizzeria, barcollo ma non mollo e mi ritrovo nuovamente al bar, dove insegno alla barista che, nel vodka lemon, la parte di lemon è esclusivamente teorica.

E poi…
E poi…

“No, continua, non ti fermare”, sussurro, con gli occhi chiusi.

Ecco, i ricordi tornano, lentamente.

Ricordo che la barista voleva convincere me e i miei amici ad andare a lavorare per lei in Cina. A fare i puttani. Gli italiani prendono bene – dice – perché sono più dotati degli orientali. Tralascio i venti minuti di commenti, ricordo solo che i bicchieri venivano svuotati in sequenza. Poi…
Poi…
Ecco, poi qualcuno propone di andarcene dal bar. Io volevo andarmene a letto, invece insistono e io mi lascio convincere.
Una festa, ecco. Parlano di una festa.
Dev’essere alla festa che ho conosciuto questa ragazza.
Ecco, ricordo che entriamo in questo locale in riva al fiume, c’è un sacco di gente alla festa e…

Spalanco gli occhi con terrore.
C’era un sacco di gente, alla festa gay.