venerdì 26 novembre 2010

Non voterò mai...

... per quelli che dicono "staccare la spina"
... per quelli che dicono "bai-partisan"
... per quelli che dicono "la maggioranza degli italiani"
... per quelli che dicono "rimanere con il cerino in mano"
... per quelli che dicono "tirare per la giacchetta"
... per quelli che dicono "attenzionare"
... per quelli che salgono sui tetti.
... per quelli che salgono sui tetti senza buttarsi di sotto.
... per quelli che si buttano di sotto.
Anzi no, quelli avrebbero tutto il mio appoggio-

venerdì 19 novembre 2010

Non sono cattivo... è che mi disegnano così

(Domenica, davanti alla televisione)

Io: Chi è quella bionda?
MarshMellow: Katy Perry.
Io: Ah.
MM: Poverina, ha perso il suo secondo bambino in un anno...
Io: Che distratta. E dove l'aveva lasciato?
MM: ...
Io: ...
MM: Ma... ma che cosa orribile hai detto, poverina! A volte sei proprio...
Io: ...
MM: ...
Io: Ok, non lo faccio più. Promesso.
MM: ...

(cambio di canale)

Presentatore: Risponda a questa domanda: "Risorge dalle proprie ceneri"
Io: Ebreo!
MM: ...

martedì 16 novembre 2010

Men in Red

Spiegatemi solo questo: come avete fatto?
Avevate fatto una scommessa con la Red Bull su chi avrebbe perso il mondiale nel modo più stupido?
Spiegatemelo, perché io proprio non lo capisco.

Qualcuno avrà avuto la classifica sotto mano, no?
Quella che, prima della gara, diceva:
  1. Alonso 246
  2. Webber 238
  3. Vettel 231
Qualcuno l'avrà guardata durante l'ultima settimana, no?

Ecco, ora spiegatemi, per cortesia, che cosa faceva quel Qualcuno quando è stato deciso di regalare il titolo a Sebastian Vettel.

Spiegatemelo lentamente, perché io non ho capito.
Seguo la Formula Uno giusto da qualche anno (dai tempi dell'indimenticato e indimenticabile Gilles, tanto per dire) e non dico di essere un intenditore, ma qualche gran premio l'ho visto.
E so guardare una classifica.
E fare i conti con la calcolatrice.

Alonso scatta come la mia novantunenne nonna sulla sua Cinquecento quando il semaforo diventa verde, facendosi superare agevolmente dal "paracarro".
Ma Webber è ancora dietro e non sembra in grado di impensierire la rossa dello spagnolo e, a questo punto: calcolatrice e sommare i punti, giovanotti. Ci sarà qualcuno con la calcolatrice in quel cazzo di muretto, vero?
Perché la classifica, in questo momento, dice:
  1. Alonso 258
  2. Vettel 256
  3. Webber 248

Poi Webber si ferma a cambiare le gomme, rientra dietro ad Alguersuari e fatica tremendamente a sorpassarlo.
Voi avete richiamato Massa dopo un paio di giri. Ottimo, mi dico, strategia giustissima: un paio di giri veloci di Massa, cambio gomme ultra rapido e si rientra in pista davanti ad Alguersuari e Webber.
Invece Massa guida come la mia novantunenne nonna, attento che l'auto non vada troppo veloce, e in curva è tutto un "UUUUUUUUUUUUUHHH dio maaama, a's arbaltàm!"; (Oddio, ci ribaltiamo!) e insomma, il buon Felipe rientra in pista dietro a Webber ed Alguersuari e, logicamente, non riesce a passare lo spagnolo.

Va beh, mi dico, tanto Alonso tiene lo stesso ritmo di Button, Vettel e Hamilton sono più veloci, ma chi se ne frega, il quarto posto è titolo assicurato con Webber là nelle retrovie, poi ora si troverà davanti anche quelli che hanno fatto il pit stop anticipato e con questa pista del cavolo dove sorpassare è impossibile perderà almeno un sacco di tempo e quindi

Non faccio in tempo a finire la frase e cosa vedo? Gli uomini in rosso che balzano fuori dal box, estraggono gli pneumatici dalle termocoperte e si preparano al pit stop.
O è un trucco e tra qualche secondo rientrano, o c'è stato un problema nel pit stop di Massa, mi dico.
Invece no.

Ora, spiegatemi dov'era Qualcuno con la classifica.
Dov'era Qualcuno che doveva dire: "Ehi gente, avete guardato questa? Ehi gente, avete visto che Alonso, in questo momento, è a 258 punti e Vettel a 256 e Webber invece è fermo a 238? Avete visto che l'avversario su cui impostare la gara in questo momento è il tedesco e non l'australiano?"
Ditemelo: dov'era? Al cesso? A fumare una paglia? Stava cambiando le batterie della calcolatrice?

Comunque.
Alonso cambia le gomme, rientra in pista e si ritrova dodicesimo. Fuori zona punti. Qualcuno lo aveva considerato, prima di richiamarlo per la sosta?
Alonso dodicesimo si ritrova dietro a Petrov, che ha già cambiato gomme e sul rettilineo è molto più veloce. La nuova strategia è chiarita dalle parole dell'Ingegnere di macchina al pilota: "Mostrami tutto il tuo talento e supera Petrov".
Mostrami il tuo talento. E se ti mostrassi il dito medio? Supera Petrov. Uno con un'auto più veloce, in una pista dove i sorpassi sono in pratica impossibili.
Lo sapete, vero, che i sorpassi sono impossibili su quella pista? No, perché io, che gioco a F1 2010, lo so benissimo che in quella pista di merda non si sorpassa.
Se io fossi stato Alonso avrei iniziato a bestemmiare via radio, invece lui, che non è me, bestemmia tra sé e sé e non in mondovisione, ed è un peccato, perché avrebbe anche dovuto darvi dei coglioni, in mondovisione, con nomi, cognomi e soprannomi, e poi avrebbe dovuto prendervi a calci nel culo una volta giunto al traguardo.

P.S. Vi lascio il mio numero di cellulare. La prossima stagione, prima di richiamare le vetture per la sosta, se Qualcuno è occupato, magari fatemi uno squillo.
P.P.S. Uno come Kubica. Non Massa. Sulla rossa ci vuole uno come Kubica, non Massa.


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venerdì 12 novembre 2010

Il modo corretto e i modi sbagliati

Se dovete fare una cosa, qualsiasi cosa, c'è un modo corretto e tanti modi sbagliati.
Non esistono più modi corretti: il modo corretto è uno solo.
Anche se vi possono essere varie sfumature di errore, ad esempio un modo può essere più sbagliato di un altro, il modo corretto è e rimane sempre e solo uno.

Ad esempio, se dovete andare a fare il pieno all'automobile con il self service, dovete aprire il tappo del serbatoio, infilarvi dentro la pistola ed erogare il carburante. Questo è il modo corretto.
Aprire il finestrino, infilarvi dentro la pistola ed erogare il carburante sul cruscotto e sui sedili è il modo sbagliato.
Aprire il tappo del serbatoio, infilarvi dentro la pistola, erogare 30 euro di benzina senza piombo avendo un'auto diesel è comunque un modo sbagliato; indubbiamente meno grave dell'erogare 30 euro di benzina nell'abitacolo, ma non per questo corretto.

Ed è così in tutte le cose, è lampante.

C'è un modo corretto
e c'è un modo sbagliato.
Bianco e nero, non ci sono scale di grigi.

Prendete, ad esempio, il rotolo di carta igienica.
Ci sono due scuole di pensiero:
Scuola di pensiero A), secondo la quale il rotolo di carta igienica va montato nel portarotolo con il lembo di carta penzolante dal lato opposto al muro.



e Scuola di pensiero B), secondo la quale il rotolo di carta igienica va montato nel portarotolo con il lembo di carta penzolante dal lato del muro.



Non vi tengo sulle spine, vi dico subito che il modo A è il modo corretto, mentre il modo B è il modo sbagliato.
Senza se e senza ma.
Non voglio che mi crediate obbligatoriamente sulla parola, poiché non ho la supponenza di avere sempre ragione (anche se è un dato di fatto che io abbia sempre ragione): vi spiegherò quindi perché montare la carta igienica in un modo (come la monto io) è corretto e montarla nell'altro è sbagliato.

Partiamo dal presupposto che, di carta igienica, se ne usa qualche strappo per volta.
Se usate il rotolo intero, come fosse un tampone, beh, avete qualche serio problema e questo non è il luogo più adatto per risolverlo. Specialmente gratis.
Comunque.
Srotolare e strappare la carta igienica dal suo supporto sembra una cosa banale, in entrambi i casi: si deve afferrare il lembo sporgente, tirarlo verso il basso per srotolare la carta e quindi verso l'alto per strapparla.


 

Quelle che non tenete in considerazione, invece, sono le semplici leggi fisiche della meccanica classica.
Compiete il vostro gesto sbattendovene le palle della forza centrifuga, di quella centripeta, della Legge di Coriolis.
E accade quanto segue.

Montando correttamente il rotolo, la carta scorrerà e, tirando verso l'alto, si strapperà contro il supporto.



Montandolo invece nel modo B, quello sbagliato, quello che vi ostinate a fare, mannaggia a voi, la carta scorrerà e, per l'insieme delle forze e delle leggi che vi ho innanzi citato, continuerà a srotolarsi e ancora e ancora (vedi figura seguente), fino a quando il rotolo non sarà completamente finito: dieci piani di morbidezza srotolati sulle piastrelle del vostro cesso.



Ricapitolando:
c'è un modo corretto per montare il rotolo: il mio
e c'è un modo sbagliato: quello di MarshMellow.

La prossima volta spiegherò perché i tubetti di dentifricio si spremono dal fondo e non in mezzo.


P.S. per quelli che appoggiano il rotolo di carta igienica anziché montarlo nell'apposito supporto: il vostro metodo prevede l'utilizzo congiunto di due mani, il che, oltre ad essere uno spreco di energia e di polpastrelli, mi costringerebbe a manovre di contorsionismo con le ginocchia per non far scivolare il Rat Man che stavo leggendo dentro la tazza del cesso.

giovedì 11 novembre 2010

Scazzi amari

Non so chi sia stato e, onestamente, questo accanimento mediatico mi ha stancato.
Non so se l'abbia uccisa Zio Michè (che, a parte l'orrore per quello che ha - o avrebbe - fatto, dall'omicidio alla necrofilia, un po' di compassione la ispira, non fosse altro per le donne che si trovava in casa) o se l'abbia uccisa la cugina.
Ma il solo pensiero che mi si possa spogliare davanti come è capitato al povero Ivano Russo, mi sembra un motivo di condanna sufficiente per Sabrina Misseri.