venerdì 6 novembre 2009

Home Sweet Home, pt. 5 - Back Home

Lunedì sera ho telefonato a Madre. Così, tanto per educazione.

Io: Ciao Madre, sono io.
Madre: Ah, allora sei ancora vivo!
Io: Sì, beh, è solo lunedì, ci siamo visti venerdì e...
Madre: Ce l'hai installato Skype?
Io:
Non ho ancora la connessione, Madre, gli stronzi di Fastweb non si sono ancora fatti vedere e
Madre: Se installi Skype possiamo anche videotelefonarci!
Io: Sì, lo so, te l'ho installato io, ma non ho la connessione e senza non pos-
Madre: Quando installi Skype, così possiamo parlare con calma?

Ora, negli ultimi anni in casa, i nostri dialoghi oscillavano da un minimo di 12 secondi ("mi passi il sale, per piacere?") ad un massimo di due minuti e mezzo. Arrotondando. Per eccesso.
Il motivo per cui, adesso, si debba parlare con calma, mi risulta oscuro. Ma vabbè, le ho dato corda.

Madre: Quando vieni a cena qua?
Io: Mah, stavo pensando a giovedì...
Madre: GIOVEDI?!?! Così tardi???
Io: Madre, adesso è lunedì sera, domani sono a fare la spesa, mercoledì vado dai Nani... vengo giovedì.
Madre: Se proprio non ce la fai a venire prima...
Io: No Madre, non riesco, ci vediamo giovedì.
Madre: Va bene, a giovedì.
Io: Notte.
Madre: Installa Skype!!!

E così, questa sera sono andato a trovare i miei genitori e scroccare una cena.
Per prima cosa, per chiarire subito come stanno le cose, ho parcheggiato la macchina fuori, in strada.
Mi avvicino al cancello e
clack
qualcuno lo apre da sopra.
Mi avvicino alla porta e
tlack
anche la porta viene aperta. Non era mai capitato.
Ed ecco Madre, in cima alle scale, che mi aspetta, sorridente.

Madre: Allora, torni a vivere qui?
Io:
No, Madre.
Madre: Sicuro?
Io: Sì, Madre.
Madre: Stronzo.

Abbiamo cenato (passatelli in brodo e involtini), i miei sono riusciti a litigare per le solite stronzate ricordandomi del perché sono così felice per conto mio, poi mia madre ha iniziato a fare la lista delle cose che deve comprare per la mia casa.

Madre: Contenitore per i vestiti sporchi.
Io: Cesto per  abiti.
Madre: Cosa?
Io: Si chiama "Cesto per abiti", non "Contenitore per i vestiti sporchi".
Madre: Eh, non mi veniva in mente.
Io: Fa niente... andiamo avanti.
Madre: Ascia da stiro.
Io: Asse.
Madre: Cosa?
Io: Si chiama Asse da stiro. Non Ascia da stiro.
Madre: Lo so, ma non mi veniva in mente.
Io: Madre...
Madre: Cosa?
Io: Calmati. Va tutto bene.
Madre: Torni a vivere qui?
Io: No.
Madre: Allora non va bene niente.

Ed ora eccomi qua, in sala, con una Corona in mano, i piedi sulla sedia, a scrivere questo post e pensare che, sì, anche se ho dovuto stendere la biancheria, la vita da single è proprio bella.



P.S. testo dell'sms: "Ho preparato un arrosto all'aceto balsamico e patate al forno. Ti va bene per cena domani?"
Eh sì, avere un quasi-co-inquilino che ha fatto la scuola alberghiera ha i suoi lati positivi.

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