venerdì 12 novembre 2010

Il modo corretto e i modi sbagliati

Se dovete fare una cosa, qualsiasi cosa, c'è un modo corretto e tanti modi sbagliati.
Non esistono più modi corretti: il modo corretto è uno solo.
Anche se vi possono essere varie sfumature di errore, ad esempio un modo può essere più sbagliato di un altro, il modo corretto è e rimane sempre e solo uno.

Ad esempio, se dovete andare a fare il pieno all'automobile con il self service, dovete aprire il tappo del serbatoio, infilarvi dentro la pistola ed erogare il carburante. Questo è il modo corretto.
Aprire il finestrino, infilarvi dentro la pistola ed erogare il carburante sul cruscotto e sui sedili è il modo sbagliato.
Aprire il tappo del serbatoio, infilarvi dentro la pistola, erogare 30 euro di benzina senza piombo avendo un'auto diesel è comunque un modo sbagliato; indubbiamente meno grave dell'erogare 30 euro di benzina nell'abitacolo, ma non per questo corretto.

Ed è così in tutte le cose, è lampante.

C'è un modo corretto
e c'è un modo sbagliato.
Bianco e nero, non ci sono scale di grigi.

Prendete, ad esempio, il rotolo di carta igienica.
Ci sono due scuole di pensiero:
Scuola di pensiero A), secondo la quale il rotolo di carta igienica va montato nel portarotolo con il lembo di carta penzolante dal lato opposto al muro.



e Scuola di pensiero B), secondo la quale il rotolo di carta igienica va montato nel portarotolo con il lembo di carta penzolante dal lato del muro.



Non vi tengo sulle spine, vi dico subito che il modo A è il modo corretto, mentre il modo B è il modo sbagliato.
Senza se e senza ma.
Non voglio che mi crediate obbligatoriamente sulla parola, poiché non ho la supponenza di avere sempre ragione (anche se è un dato di fatto che io abbia sempre ragione): vi spiegherò quindi perché montare la carta igienica in un modo (come la monto io) è corretto e montarla nell'altro è sbagliato.

Partiamo dal presupposto che, di carta igienica, se ne usa qualche strappo per volta.
Se usate il rotolo intero, come fosse un tampone, beh, avete qualche serio problema e questo non è il luogo più adatto per risolverlo. Specialmente gratis.
Comunque.
Srotolare e strappare la carta igienica dal suo supporto sembra una cosa banale, in entrambi i casi: si deve afferrare il lembo sporgente, tirarlo verso il basso per srotolare la carta e quindi verso l'alto per strapparla.


 

Quelle che non tenete in considerazione, invece, sono le semplici leggi fisiche della meccanica classica.
Compiete il vostro gesto sbattendovene le palle della forza centrifuga, di quella centripeta, della Legge di Coriolis.
E accade quanto segue.

Montando correttamente il rotolo, la carta scorrerà e, tirando verso l'alto, si strapperà contro il supporto.



Montandolo invece nel modo B, quello sbagliato, quello che vi ostinate a fare, mannaggia a voi, la carta scorrerà e, per l'insieme delle forze e delle leggi che vi ho innanzi citato, continuerà a srotolarsi e ancora e ancora (vedi figura seguente), fino a quando il rotolo non sarà completamente finito: dieci piani di morbidezza srotolati sulle piastrelle del vostro cesso.



Ricapitolando:
c'è un modo corretto per montare il rotolo: il mio
e c'è un modo sbagliato: quello di MarshMellow.

La prossima volta spiegherò perché i tubetti di dentifricio si spremono dal fondo e non in mezzo.


P.S. per quelli che appoggiano il rotolo di carta igienica anziché montarlo nell'apposito supporto: il vostro metodo prevede l'utilizzo congiunto di due mani, il che, oltre ad essere uno spreco di energia e di polpastrelli, mi costringerebbe a manovre di contorsionismo con le ginocchia per non far scivolare il Rat Man che stavo leggendo dentro la tazza del cesso.

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