martedì 19 gennaio 2010

L'ultimo centimetro

È tutto ciò che ci resta qui dentro. È il nostro ultimo centimetro... ma in quel centimetro, siamo liberi. Uno. È piccolo ed è fragile ed è l’unica cosa che valga la pena avere.
(Alan Moore, V for Vendetta)

Sono sempre stato alla perenne ricerca della libertà. Libertà e indipendenza. Dai luoghi, dalle persone, dai legami e, a volte, anche dai sentimenti.

Ricordo la prima volta in cui mi sono sentito davvero libero.
Era la vigilia di Natale di molti anni fa: ero stato l'unico, in tutta la caserma, a non volere la licenza.
Avevano accettato la mia richiesta senza batter ciglio.
Avevano deciso di farmi rimanere, unico di 1200 militari di leva, senza batter ciglio.
Avevano staccato la corrente elettrica ed avevano spento il riscaldamento, senza batter ciglio.
Ma quella notte, sepolto sotto cinque pesanti panni, con il fiato che si condensava invisibile, nella gelida e buia notte, mi ero sentito, per la prima volta, libero.

Col passare degli anni, ho tentato strenuamente di difendere la mia libertà, la mia indipendenza, tentando di preservare quell'ultimo centimetro.

Quel centimetro era il mio bagno.
In bagno avevo trovato il luogo dove il mondo non poteva entrare. In bagno mi immergevo nelle letture. In bagno mi tuffavo nel mondo della fantasia. In bagno mi estraniavo dal resto del mondo, che rimaneva là, fuori, in attesa. Pronto ad assalirmi, non appena fossi uscito. Ma, in bagno, ero libero.

Poi c'era la necessità di trovare l'indipendenza, la libertà, non dal mondo, ma dalle persone.
Aprirsi alle persone, legarsi alle persone, voleva dire cedere, arretrare centimetro dopo centimetro, fino ad annullarsi completamente.
E, così, quel centimetro divenni io.
Quando una persona si avvicinava troppo, la chiudevo fuori. Quel centimetro era mio.

Come è accaduto, non me lo so spiegare.
Pochi giorni fa mi accorgo che, in quel centimetro, non sono solo.
Ci sei anche tu.
Che tu ci sia entrata da sola o che ti abbia lasciata entrare, non ha importanza.
Ciò che importa è che qui, in questo centimetro, ci sei anche tu.
Ciò che importa è che qui, in questo centimetro, insieme a te, mi sento libero.

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Epilogo
E sì, poi ci sarebbe pure la storia del bagno. Ma in quell'ultimo centimetro ci sto da solo, grazie. Anche perché non ho alcuna intenzione di separarmi dalla mia collezione di Le Ore Mese.

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