mercoledì 16 marzo 2011

Happy birthday!!!

C'è chi si alza e se ne va e c'è chi, stasera, tirerà fuori la consunta bandiera (quella che si è fatta Italia 90, USA 94, Francia 98, Olanda 2000, Giappone e Corea 2002, Germania 2006 e Sud Africa 2010) e la appenderà orgogliosamente al balcone, in un palazzo che ospita almeno una mezza dozzina di etnie diverse.

Perché c'è chi, nonostante tutto, è orgoglioso di essere italiano.
Nonostante una classe politica che non è che faccia un gran bene all'immagine del Paese.
Nonostante un popolo cazzaro che si divide su tutto e sa unirsi solo per una partita di pallone. E nemmeno tutto.
Nonostante il luogo comune del "pizza, sole, spaghetti e mafia", perché la pizza è buonissima, gli spaghetti di più, il sole ce lo invidiano e la mafia ce l'hanno copiata ovunque (lo ammetto, questa è un po' tirata).
Nonostante Pompei che crolla, perché almeno noi Pompei l'abbiamo.

Ed è orgoglioso di essere italiano perché abbiamo la lingua più bella del mondo.
Perché la cultura dell'occidente deve tutto all'Italia.
Perché avevamo bagni termali, acquedotti e strade lastricate infinite quando il resto del mondo si rotolava nel guano.
Perché il Rinascimento è il periodo più straordinario dell'intera storia dell'umanità.
Perché Leonardo veniva da Vinci e non da Parigi, perché il Buonarroti era di Caprese Michelangelo e non di Berlino, perché il Caravaggio era nato a Milano e non a Londra e perché possiamo permetterci di "scordarci" di Tiziano, Giotto, Raffaello, Rosso Fiorentino, Giorgione, Correggio e di migliaia di altri artisti d'eccezione.
Perché il "belcanto" è nato e si è sviluppato qui.
Perché abbiamo la lingua più bella del mondo. E almeno un centinaio di dialetti, uno più ricco dell'altro.
Perché di Divina c'è solo una Commedia.
Perché i primi ad abolire la pena di morte erano italiani.
Perché i primi Comuni, democratici, indipendenti, sono nati qui mille anni fa.
Perché abbiamo il più grande patrimonio artistico del mondo e pure quello naturale non è che scherzi affatto.

E perché, ancora oggi, molti tengono alto il nome dell'Italia: Riccardo Muti, Renato Dulbecco, Rita Levi Montalcini, Valentino Rossi, Giorgio Armani, la Ferrari.
E perché, ancora oggi, c'è uno che tiene ritto il nome dell'Italia: grazie, Rocco.

Beh, insomma... buon compleanno, Italia.

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