martedì 2 febbraio 2010

I Love Svezia

Sabato il mio migliore amico ha festeggiato il compleanno e abbiamo festeggiato con una parca cena a casa sua. Tralasciando il fatto che ho pisciato nocino per tre giorni, poche ore dopo essere andato a letto vengo svegliato da uno strano rumore. Rombo di motore. Metallo strisciato sull'asfalto. Impossibile, penso. Un incidente aereo sotto le mie finestre è una cosa altamente improbabile.
Il rumore si ripete qualche ora dopo. Siccome sto distillando nocino direttamente nella tazza del water, mi decido a guardar fuori dalla finestra. Uno spazzaneve.

Morale, domenica i modenesi si svegliano sotto la più rapida ed imponente nevicata dal '56 (stando alle stronzate che scrivono i giornali). Nel giro di poche ore cadono svariati centimetri di neve, per la gioia dei bambini e per le bestemmie degli ambulanti che devono aprire i banchetti per la fiera di San Gimmy, il santo patrono di Modena che proprio il 31 gennaio ha la sua ricorrenza.
Alle tre del pomeriggio splende un bel sole e decido di andare a fare un giro in centro, con i Nani (emozionati all'idea di vedere uno scheletro vero) e MarshMallow (luce dei miei occhi, gioia della mia vita, eccetera eccetera): tanto, con una nevicata del genere, quanta gente vuoi che ci sia a zonzo? Risposta: tutta Modena.
Dopo 20 minuti di spintoni e pestate di piedi, mezzi assiderati, decidiamo di andare a fare un giro all'IKEA (Zitti. Non dite niente. Lo so)

Tolgo una montagna di neve dai vetri dell'auto e partiamo in direzione Bologna.
Figlio: "Pà, c'è questo pezzo di neve sul parabrezza che non si vuole staccare."
Io: "Non preoccuparti, Figlio. Si staccherà alla prima frenata. "
Infatti, pochi secondi dopo, freno alla rotonda. Il pezzo di neve si stacca e scivola lungo il parabrezza. Mezzo secondo dopo, ottanta chili di neve che avevo sul tettuccio dell'auto decidono di seguirlo lungo il parabrezza e io mi ritrovo, completamente cieco, in mezzo alla strada.
Trattengo le bestemmie (perché davanti ai Nani queste cose non si fanno), sopporto con un sorriso le prese per il culo del Figlio e le risate di scherno della Nana e di MarshMallow e faccio anche lo spiritoso:
Io: "Pensate se arriviamo a Bologna e l'IKEA è chiusa!"
Momento di sgomento.
Io: "Ahahah non vi preoccupate, ho controllato sul sito: sono aperti anche la domenica, dalle 10 alle 20!"
Arriviamo a Casalecchio e comincio ad inveire contro l'IKEA.
Io: "Ma pensa te! non hanno nemmeno spalato il parcheggio, che pidocchiosi!"
Mi avvicino e il parcheggio ha le sbarre abbassate, ma vi sono delle macchine posteggiate e la strada è imballata di auto in sosta.
Arriviamo davanti all'ingresso iper-illuminato e leggo l'orario: Aperto tutti i giorni, dalle 10 alle 20, domenica compresa. Poi leggo anche l'avviso: Oggi, 31 gennaio, IKEA chiuderà alle 15.
La serata si conclude con una passeggiata per il paese della bassa bolognese dove vivono i Nani, sfidando neve e temperature polari.
Tutto sommato, una delle più fredde e piacevoli domeniche degli ultimi anni.

P.S. Lunedì ho ricominciato il Tachifludec. Martedì l'ho sostituito con la cura a base di whiskey irlandese - siccome non ho whiskey irlandese, ho usato il Montenegro (sia benedetto Stanislao Cobianco). Stasera provo con l'olio giapponese. Ma la supposta, no!

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