lunedì 20 dicembre 2010

Solidarietà

Gente rimasta bloccata in autostrada per 18 ore, senza alcuna assistenza.
Modena bloccata dalla neve.
File chilometriche ed automobilisti inferociti.

E allora ripenso a quando avevo accompagnato i Nani in montagna e il viaggio di ritorno era iniziato alle 13.00 a Pejo e si era concluso alle 4.00 a Modena. E no, nessuno mi aveva dato del tè caldo e nessuno mi aveva dato informazioni e nessuno mi aveva dato una coperta.

Ripenso a quando abitavo a Formigine ed ero uscito dall'ufficio alle 19 ed ero arrivato a casa (10 km) a mezzanotte (e mi era anche andata bene, che c'era gente che si era fermata a dormire al GrandEmilia).

Ripenso a quando abitavo a Crevalcore e mentre venivo al lavoro non riuscivo a capire il perché di tutte quelle automobili nei fossi e quando avevo toccato il freno avevo capito immediatamente e mi ero spiaccicato contro un Ducato.

Ripenso a quando restavo ore in tangenziale perché un idiota di camionista non aveva le catene montate e si intraversava sul cavalcavia bloccando il traffico.

Ripenso a quando mi toccava andare a passo d'uomo perché qualche fenomeno davanti a me non aveva le gomme termiche e non riusciva a superare i 3 km/ora senza rischiare di girarsi.

E ora che sono tornato ad abitare a Modena ripenso a tutte queste cose, mentre me ne torno a casa a piedi - dieci minuti scarsi di passeggiata, mentre sorpasso automobilisti chiusi nelle loro macchine, avviliti, incarogniti, intristiti, disperiti e solo una cosa vorrei dir loro:

BUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!!

Con solidarietà, però.

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